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    【Seconda parte】Ho seguito a Roma la registrazione della “cucina italiana” come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO.

    (Foto e testo: Fusako Sakurai)


    【Roma, 10 dicembre 2025】

     Finalmente, la cucina italiana è stata iscritta nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.


    Su richiesta dell’Ufficio per la Promozione del Commercio dell’Ambasciata d’Italia (ICE-Agenzia), l’autrice si è recata con urgenza a Roma per seguire l’annuncio del 10 dicembre e gli eventi correlati. Di seguito, il reportage dal posto.

    Il Colosseo illuminato con i colori del tricolore italiano.
    Il Colosseo illuminato con i colori del tricolore italiano.

    Al Colosseo è stata allestita un’installazione per celebrare l’iscrizione della cucina italiana nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. In precedenza ci era stato comunicato soltanto che avrebbe partecipato il ministro della Cultura Giuli; per questo, quando attraverso il mirino ho visto apparire la figura della presidente del Consiglio Giorgia Meloni mentre cercavo di mettere a fuoco, ne sono rimasta profondamente sorpresa e ho continuato a scattare foto con entusiasmo. Anche tra i giornalisti italiani, che attendevano da lungo tempo, si è improvvisamente diffusa una tensione palpabile, e l’atmosfera è cambiata radicalmente rispetto al clima rilassato di pochi istanti prima.


     Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana Giorgia Meloni, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del Ministro della Cultura Alessandro Giuli (a destra)
     Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana Giorgia Meloni, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del Ministro della Cultura Alessandro Giuli (a destra)


    Sono profondamente grato e anche orgoglioso di aver potuto assistere, in qualità di giornalista giapponese, a questo momento storico in un giorno così speciale.

     

     Mi ha un po’ sorpreso vedere il ministro Lollobrigida prendere personalmente il microfono, presentare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e addirittura occuparsi della conduzione della cerimonia; ma, al contrario, proprio questo modo poco formale di fare mi ha fatto pensare: «è davvero molto italiano», suscitando in me una curiosa ammirazione. Proprio per questo si percepiva chiaramente quanto i tre abbiano investito, anche a livello emotivo, in questo progetto.


    La presidente del Consiglio Meloni non ha tenuto un discorso in quella sede, ma in un videomessaggio rivolto agli italiani nello stesso giorno ha dichiarato: «La cucina italiana non è soltanto cibo o ricette. È cultura, tradizione, lavoro e ricchezza. È legata alla qualità e alla sostenibilità dell’agricoltura. È qualcosa che da migliaia di anni viene tramandato di generazione in generazione».


    Anche io, come autrice, ho cercato disperatamente di restare al passo con il cosiddetto press scrum dei media italiani.
    Anche io, come autrice, ho cercato disperatamente di restare al passo con il cosiddetto press scrum dei media italiani.

    Ho realizzato un video che raccoglie i momenti della cerimonia di accensione del Colosseo e del concerto commemorativo che si è tenuto successivamente al Parco della Musica Ennio Morricone.

    (↓ Cliccate sul video per guardarlo)


    Dopotutto, l’Italia è davvero il Paese della musica ♪

     Dalla valle tra il colle Capitolino, dove sorge il Colosseo, e il colle del Quirinale, ci si sposta verso nord in autobus per circa 20 minuti. In un’area che nell’antichità era probabilmente chiamata Campo Marzio si trova il Parco della Musica Ennio Morricone. Si tratta di un complesso musicale di dimensioni imponenti, che comprende, tra l’altro, un anfiteatro all’aperto chiamato Cavea e un museo degli strumenti musicali.

    Qui ha sede la prestigiosa Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Accademia Nazionale di Santa Cecilia), fondata nel 1585 e oggi università statale di musica. Le esecuzioni, di un livello così alto da far dimenticare che si tratti di studenti universitari, mi hanno fatto sentire ancora una volta di trovarmi davvero nel Paese della musica: l’Italia.

    Il concerto di quel giorno era sponsorizzato da un’azienda energetica del gas e dell’elettricità e si è aperto con la partecipazione del celebre cantante Al Bano insieme a un coro di bambini che ha eseguito il tema musicale dell’evento. Il programma è poi proseguito con un ricchissimo repertorio: dall’opera italiana — come il celebre brindisi della Traviata di Verdi e brani di Puccini e di altri compositori italiani — fino ad arrivare, in omaggio al periodo natalizio, al gospel. Un concerto intenso e variegato, durato circa tre ore, fino a tarda sera.

    In questa occasione erano previsti solo la cerimonia ufficiale e il concerto, senza cene di gala o feste conviviali. Tuttavia, nei prossimi anni, sono in programma numerosi eventi che, in forme sempre diverse, si svolgeranno in tutta Italia. Non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il futuro!



     


     


     
     
     

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