Contesto: In questa occasione, abbiamo ricevuto la piena collaborazione dall'Agenzia del Turismo della Regione Basilicata per un reportage approfondito. La missione consisteva nell'esplorare a fondo le attrattive della Basilicata, avendo Matera come base, durante un soggiorno di 3 notti e 4 giorni.
Sono appena arrivato all’alloggio e i bagagli non sono ancora stati portati in camera. Mi preparo rapidamente e aspetto nella hall di Palazzo Gattini. Alle 17 in punto, Michele arriva a piedi con un ombrello in mano per venirmi a prendere. Ora esploreremo il centro di Matera. Vive con la sua amata famiglia in un quartiere residenziale appena fuori dal centro. La pioggerella è cessata, il sole sta calando e il cielo sopra i Sassi è immerso in un blu cobalto del crepuscolo.
Siamo ora nel cuore di Sasso Barisano, proprio di fronte al Duomo di Matera.
Il Duomo, completato nel 1270 durante il XIII secolo, è un esempio di stile romanico che emana una bellezza serena. Il rosone è particolarmente affascinante. Il colore crema della pietra locale di Matera, chiamata 'Mazzaro,' è delicato e piacevole alla vista. Le sue proporzioni sono semplicemente perfette.
Dal piazzale antistante il Duomo, la vista che si apre sulla Civita è straordinariamente suggestiva, con i giochi di luce e ombra che rendono questo scenario drammatico e di una bellezza quasi irreale. Somiglia a un presepe natalizio, simbolo profondamente radicato nella tradizione del Sud Italia, evocando il calore e l’atmosfera del Natale italiano.
I Sassi di Matera, iscritti nel 1993 nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, rappresentano un cosiddetto 'paesaggio culturale.' Questo straordinario complesso è composto da due aree principali: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso. "Sasso" originarmente significa roccia.
Entrambi i Sassi ospitavano originariamente abitazioni rupestri risalenti alla preistoria, dove l'uomo ha vissuto per migliaia di anni. Nel corso dei secoli, sono stati costruiti edifici davanti alle grotte, dando vita alla forma attuale. La parte sommitale, chiamata Civita, è la più recente, mentre ai suoi piedi riposano le tracce di millenni di attività umane.
Perciò, dietro ogni edificio di Matera, c'è una grande probabilità che rimanga, in qualche forma, una parte di grotta. Le forme di queste antiche abitazioni sono molteplici e varie. Passeggiando per la città, si può notare la continua e infinita varietà del paesaggio, che rende l'esplorazione affascinante. Anche solo trascorrere del tempo in uno dei tanti negozi e ristoranti che si incontrano per caso è molto piacevole. Sebbene non ci siano due edifici uguali, c'è un senso di armonia e coesione che unisce l'intera città.
Improvvisamente, ho ricordato un libro che avevo letto nella biblioteca universitaria. Si tratta di Architecture without architects: a short introduction to non-pedigreed architecture, pubblicato nel 1964 dall'architetto americano Bernard Rudofsky (la versione giapponese è tradotta da Takenobu Watanabe nel 1984 con il titolo "Kenchiku-ka nashi-no Kenchiku", pubblicato da Kajima Publishing, Tokyo).
Il libro è una raccolta di fotografie in bianco e nero, ma è pieno di paesaggi urbani vernacolari che questo architetto americano ha "scoperto" in diverse parti del mondo. Ogni immagine mostra il risultato delle azioni umane che si sono confrontate con la natura locale, creando un paesaggio unico, irripetibile, che ha una coesione totale e che è, in qualche modo, il solo nel suo genere al mondo.
Il paesaggio che si estende davanti a me, i Sassi di Matera, mi sembra proprio l'incarnazione di quella che è la "architettura senza architetti". L'intero Sasso è un'opera architettonica, un capolavoro. È un'architettura che si è sviluppata nel corso di millenni, tessuta dal lavoro di innumerevoli persone, creando una grande e maestosa narrazione architettonica.
E ora, questi luoghi mi si presentano davanti agli occhi come una realtà tangibile. Il fatto che siano giunti fino a noi, in questo stato così ben conservato, è una meraviglia che sembra quasi un miracolo.
[i libri per le referenze]
Bernard Rudofsky, 1964=1969=1995 "Architecture without architects : a short introduction to non-pedigreed architecture" Doubleday & Company
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